È Tutto Perfetto

Da un paio di anni collaboro con l’associazione Di Mente in Mente, un ente di promozione sociale di Cascina in provincia di Pisa, che si occupa di salute mentale. Nata, cito dal loro sito, “grazie alla volontà di un gruppo di frequentatori del Centro di Salute Mentale di San Frediano a Settimo”, ha tra i suoi scopi quello di promuovere la cultura della salute mentale e la lotta allo stigma della malattia mentale, e quello di realizzare attività di sostegno e socializzazione per persone con disagio psichico.

Con loro ho principalmente svolto incontri di mindfulness e camminate meditative (bagni di foresta). Ma in questo post voglio parlarvi del loro ultimo progetto, tuttora in fase di svolgimento, e al quale sto partecipando come psicoterapeuta chiamata a condividere alcune delle mie conoscenze in tema di salute mentale e a raccontare qualcosa del mio mestiere. Ne voglio parlare anzitutto perché mi ha entusiasmato prenderne parte. E ne voglio parlare fondamentalmente perché credo sia un buon servizio fatto alla comunità tutta.

Il programma radiofonico

“È Tutto Perfetto” è il titolo del programma radiofonico che “Di Mente in Mente” ha promosso come capofila di un gruppo di realtà associative del territorio. L’iniziativa è stata realizzata attraverso il bando “Siete presente. Con i giovani per ripartire 2023” di Giovani Sì, Cesvot e Regione Toscana.

L’idea del programma nasce per dare voce ai giovani, ma non solo, e ai loro vissuti che spesso non sono ascoltati ma etichettati come voci di asociali, bulli, viziati, svogliati… Queste voci rischiano così di disperdersi e non portare all’attenzione il carico di sofferenza che invece contengono.

Gli argomenti delle puntate, ascoltabili in podcast, riguardano le varie sfaccettature del disagio psichico che le persone vivono oggi, disagio diffuso, che a volte riceve anche molta attenzione mediatica, ma non sempre ne viene trasmessa una visione realistica. Le puntate sono così costruite per guidare l’ascoltatore, chiunque esso sia, a comprendere un po’ di cosa significhi ad esempio soffrire di depressione, ansia, avere una patologia come l’autismo o un disturbo di personalità.

In radio si alternano le testimonianze di persone che soffrono, o hanno sofferto, di un disturbo mentale e dei loro familiari, che rivestono un ruolo importante anche nel prendersi cura, e i pareri di specialisti, come psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, educatori, che si occupano di salute mentale. L’incontro tra queste parti, il loro dialogo, a parte la esile struttura della scaletta radiofonica, è totalmente estemporaneo: da una parte si racconta la propria sofferenza, dall’altra si ascolta e si cerca di rispondere alle domande che vengono poste dai presenti. E insieme si cerca di restituire, a chi sta ascoltando da remoto, un senso, un perché del disagio mentale e qualche modo per uscirne, o quantomeno prendersene cura. Il tutto tra un brano musicale, una lettura, la presentazione di un libro o la riproduzione di un dialogo di un film.

Chi ascolta e ascolterà il podcast, da casa, in auto, al parco, avrà così modo – e questo è il desiderio di chi sta lavorando al programma – di capire qualcosa di più di quello che sta vivendo, se sta vivendo un disagio, di non sentirsi sbagliato o difettoso e di sapere che qualcosa si può fare per uscirne; ma potrà anche, se non è lui a viverlo in prima persona, comprendere meglio quello che sta accadendo a un familiare, un amico, un collega, un vicino; oppure potrà semplicemente conoscere qualcosa in più del mondo, affascinante e terribile, della nostra mente.

Le puntate e dove ascoltarle

È Radio Grad, web radio indipendente e partner del progetto, a ospitare il programma.

Qui sotto potete trovare l’elenco aggiornato con gli argomenti di tutte le puntate e i link per ascoltarle.